
24 Ott L’orientamento scolastico: un percorso di accompagnamento verso la scelta
Durante il proprio percorso scolastico, gli studenti sono in alcuni momenti chiamati a scegliere una diversa strada formativa, per obbligo di passaggio ad un nuovo ciclo scolastico oppure per personali necessità e/o desiderio di cambiamento.
Mentre alcuni studenti hanno le idee ben chiare su quelli che sono i loro interessi ed il loro futuro, ci sono altri ragazzi che affrontano questi momenti cruciali di presa di decisione con incertezza, ansia e paura di sbagliare. Per questi ultimi il rischio è che, in preda al panico provocato dal disorientamento, scelgano in modo tutt’altro che ponderato, lasciandosi guidare dalle influenze esterne o dalla proposta formativa che richiede il minor sforzo ed impegno. Invece, per affrontare questa fase delicata, la riflessione, la consapevolezza ed il confronto diventano le parole d’ordine per varcare la porta dietro la quale abbandonare la percezione di smarrimento.
Sono proprio questi elementi a caratterizzare l’orientamento scolastico, un percorso che accompagna i ragazzi verso una scelta ragionata in merito alla propria vita professionale futura. Non è affatto banale per uno studente riconoscere il proprio ambiente accademico come un posto adatto alla sua personalità, alle sue passioni ed alle sue capacità. Questa condizione è un grande dispensatore di motivazione, necessaria soprattutto nei momenti di notevole sforzo. Al contrario, qualora il ragazzo non fosse abbastanza interessato ad alcuni programmi formativi o non fosse adeguatamente stimolato, è probabile che percepisca la scuola come una prigione e che, in alcuni casi, debba affrontare un’eventuale bocciatura o, nei casi più gravi, optare per l’abbandono scolastico.
Quali dimensioni considerare
Per supportare gli studenti nella presa decisionale di un nuovo percorso formativo vengono proposti incontri di orientamento scolastico. Questi mirano a favorire maggiore consapevolezza relativa alla conoscenza di se stessi, dei propri valori, interessi e desideri, le cosiddette variabili emotive-motivazionali. Inoltre, si impegnano nel tentativo di far sviluppare maggiore consapevolezza circa le proprie risorse e competenze ma anche circa i propri limiti e fragilità, riguardanti sia il metodo di studio sia le competenze extra-scolastiche. Poiché un punto centrale riguarda la presa di decisione, i percorsi di orientamento stimolano la riflessione riguardo agli step ed alle variabili da prendere in considerazione nella scelta. Un ulteriore obiettivo può essere quello di aumentare la conoscenza delle possibilità che il contesto e le realtà circostanti possono offrire.
Per indagare queste componenti importanti, gli psicologi utilizzano diversi strumenti, tra i quali, per esempio, il colloquio, questionari sulle preferenze scolastiche e sul metodo di studio, schede operative relative agli interessi ed ai processi decisionali, prove psicoattitudinali, materiali cartacei e digitali relativi alle proposte formative del territorio.
L’orientamento in Elìce
Considerata l’importanza che l’orientamento scolastico riveste nella vita dei ragazzi, Fondazione Elìce ha costruito un percorso di orientamento costruito sulla base del modello IOSÌ – Interdisciplinare Olistico Sistemico Integrato – cioè il modello che ispira il pensiero e l’operato della Fondazione stessa. Per raggiungere gli obiettivi sopraindicati, i professionisti prenderanno in carico la richiesta degli utenti, tenendo in considerazione tutte le caratteristiche personali dello studente attraverso una visione olistica della persona. L’équipe procederà con una condivisione ed una lettura interdisciplinare del caso. Inoltre, i professionisti accompagneranno l’utente in questa fase delicata, confrontandosi anche con la famiglia, gli insegnanti ed eventuali altre agenzie educative che costituiscono una parte importante del sistema all’interno del quale lo studente è inserito.
Dunque, l’accompagnamento di un ragazzo all’interno di un percorso di orientamento scolastico non significa mettersi al suo posto e scegliere per lui, ma posizionarsi accanto a lui con l’obiettivo di far emergere ciò che lui già è, con la sua personalità, i suoi interessi e le sue aspirazioni.
“Lo scultore non può concepire alcuna idea di figura che già non si trovi nel marmo, anche se è circondata da materia inutile. È solo seguendo l’idea della mente che la mano riesce a raggiungere quell’immagine e a tirarla fuori, come da uno specchio d’acqua.”
Michelangelo Buonarroti
Silvia Mezzina
Psicologa e tutor per l’apprendimento
Fondazione Elìce