Insegna e compone musica, per lei, per gli amici e per i suoi studenti. Vuole abitare il mondo con la musica del pianoforte. Vuole che la musica corra per le scale dei palazzi e dentro le anime.
La sua testa non è più quella di un tempo. Non riesce a parlare e la metà destra del suo corpo non si muove. Non si muove più da sola, non è più capace di occuparsi di se, non riesce più a suonare il pianoforte.
Si rifiuta di fare qualsiasi cosa e vive in casa chiusa in se stessa e nel suo dolore trattando con rabbia chi la circonda e la assiste.
Un racconto fatto di contatti quotidiani per riprendere ad alzare la testa, aprire gli occhi e guardare in giro, prendere in mano un bicchiere per bere, orientare l’attenzione e rispondere, fatto di tanti incontri con chi la sostiene nell’alzarsi in piedi e fare un passo e con chi guida le sue mani a preparare un caffè con la moka.
Inizialmente Giovanna resiste, per lei sembra la musica non esista più, non vuole scrivere queste nuove pagine.
e tornano le emozioni che non sono state cancellate, sono rimaste chiuse dentro Giovanna e ora sono pronte a riemergere…
una settimana dopo l’altra, Giovanna rincomincia a ripensare ai suoi sogni, a raccontarli e ricostruirli con lui.
I sogni sono i bagni notturni, viaggi intorno al mondo, nascita, creazioni nella sua cucina e ..finalmente ritorna la Musica.
E disegna la pagina più bella della sua nuova storia.