AEROPLANINI E PLUSDOTAZIONE

AEROPLANINI E PLUSDOTAZIONE

Tommaso ha otto anni, frequenta la terza elementare e, nella sua classe, è il più abile creatore di aeroplanini di carta. In aula si annoia, non riesce a vivere quella che lui definisce l’Emozione (che possiamo tradurre in un misto di entusiasmo, gioia, sorpresa, eccitazione…), che invece sperimenta in ogni altro contesto della propria vita. Il suo passatempo preferito è così proprio quello di costruire svariati aeroplanini di carta sotto il banco, da mostrare poi ad insegnanti e compagni.
Le maestre si lamentano di lui perché “si distrae continuamente…non ascolta…alza sempre la mano ma spesso quello che racconta non è inerente a ciò di cui si sta parlando in classe…non è mai attento…non raggiunge gli stessi risultati dei compagni…vuole sempre dire la sua…non tollera la frustrazione…preferisce stare con gli adulti e fatica ad integrarsi nel gruppo classe…”.
Quanto riportato dalle maestre suscita nella famiglia il timore ed il dispiacere che il proprio figlio non sia adeguato, che non sia al pari livello di maturazione e capacità dei coetanei. Viene così richiesta una valutazione neuropsicologica: emerge che Tommaso possiede un funzionamento cognitivo cosiddetto “ad alto potenziale” (o Plusdotazione).

Con il termine “Plusdotato” si identifica un individuo che, rispetto ai pari, mostra (o ha il potenziale per mostrare) un’abilità sorprendente in un determinato momento e in specifiche aree considerate di rilievo nella propria cultura di appartenenza (Keating, 2009; Pfeiffer, 2013; Sternberg et all., 2011).

È importante sottolineare che alcuni bambini hanno il potenziale per mostrare abilità sorprendenti, ma poi a scuola non eccellono e non vengono quindi riconosciuti come Plusdotati.
Si parla in questo caso di Plusdotazione “sotterranea”, come accaduto nel caso di Tommaso, le cui maestre, una volta ricevuta la certificazione, si stupirono e non riuscivano a comprendere come fosse possibile che il bambino non eccellesse in ambito scolastico. È invece necessario tenere in considerazione l’elevato livello di frustrazione e di noia sperimentato a scuola, che può portare il bambino ad alto potenziale cognitivo a cercare qualcosa da fare per intrattenersi (ad esempio, disturbare, guardare fuori dalla finestra, svolgere attività in autonomia…).
Essere Plusdotati non è quindi sinonimo o garanzia di prestazioni scolastico-accademiche elevate o, in generale, di successo nella vita. Questi bambini sono spesso capaci di concentrarsi in attività interessanti ed adeguate al proprio livello intellettuale, presentando invece grandi difficoltà nel mantenere l’attenzione, ad esempio, nel contesto scolastico dove probabilmente l’insegnamento avrà un ritmo troppo lento e poco adatto al loro livello.

Le caratteristiche tipiche di questi bambini, in ambito cognitivo, sono tendenzialmente:

  • Precoce conquista di alcune tappe evolutive
  • Elevata abilità di ragionamento astratto
  • Buone capacità di attenzione sostenuta già in età precoce su ciò che interessa loro
  • Interesse in ambiti specifici e settoriali
  • Elevati livelli di memoria
  • Pensiero arborescente: tendenza a pensare ramificando i pensieri (aprendo continue parentesi) piuttosto che in modo lineare. Se ciò è intuitivamente vantaggioso da un lato, dall’altro può rappresentare un problema, in quanto può complicare il processo di scelta a causa dell’individuazione di molteplici o tante possibilità. Il riuscire ad individuare diverse o infinite possibilità potrebbe generare a sua volta un’emotività esasperata che spesso conduce a sviluppare un’ansia diffusa.

Vi sono inoltre alcune tipiche caratteristiche in ambito sociale ed emotivo:

  • Elevata intensità emotiva
  • Difficoltà a tollerare la frustrazione
  • Difficoltà ad integrarsi pienamente all’interno del gruppo dei pari
  • Tendenza a discutere le regole e le punizioni se percepite come imposte con autorità e non condivise eticamente
  • Tendenza al perfezionismo

 

LIVELLLI DI PLUSDOTAZIONE INTELLETTIVA (Ruf, 2005)
Livello 1 120 ≤ QI ≤ 124 Moderatamente dotato
Livello 2 125 ≤ QI ≤ 129 Dotato
Livello 3 130 ≤ QI ≤ 135 Molto dotato
Livello 4 135 ≤ QI ≤ 140 Eccezionalmente dotato
Livello 5 QI > 140 Intensamente dotato

 

Sarebbe importante riconoscere la presenza di Plusdotazione, per prevenire la possibilità di sviluppare impotenza appresa, frustrazione scolastica, scarsa motivazione, bassa autostima, problemi emotivi, sociali e/o comportamentali (Luna e Reis, 2004).

La Fondazione Elìce, attraverso visite neuropsichiatriche e valutazioni neuropsicologiche, può individuare bambini e ragazzi con un funzionamento cognitivo ad alto potenziale. Seguendo il modello IOSI, si preoccupa della presa in carico a 360° , offrendo supporto alla persona ed alla famiglia. Nel caso di soggetti plusdotati, diviene in particolar modo fondamentale una collaborazione con la scuola, in modo tale che si possano avvalere di una didattica specifica. Sarebbe infatti utile che il bambino/ragazzo plusdotato possa affrontare la scuola con un piano didattico personalizzato che gli consenta di approfondire i temi trattati, di sperimentarsi autonomamente nella ricerca di argomenti ed informazioni, di cimentarsi nel ragionamento autonomo e nella traduzione di quanto comprende in spiegazioni fruibili dagli altri compagni ed apprezzabili dai docenti. Tale modalità gli consentirà di proseguire nel nutrire il proprio enorme bagaglio cognitivo e di essere maggiormente autonomo, stimolato e motivato.  La Fondazione Elìce promuove quindi un servizio di mediazione scolastica volto proprio alla costruzione di relazione e collaborazione con le istituzioni scolastiche.